GIGI PROIETTI…

3 Novembre 2020 - - Autore @ Marta Jaconisi

«Ricordare è un mestiere rischioso, perché ha bisogno di stimoli forti» diceva Gigi Proietti, e non possiamo che essere d’accordo con lui quando ormai possiamo solo richiamare alla mente l’inconfondibile trasformista romano.

Conosciuto al grande pubblico come il volto del maresciallo Rocca della serie TV,Gigi Proietti ci ha lasciati il 2 novembre 2020, nel giorno del suo ottantesimo compleanno, privando l’Italia di molto più che uno straordinario attore.

Dalla battuta pronta e dalla profonda intelligenza, versatile nel mondo dello spettacolo e con alle spalle una carriera di oltre cinquant’anni, si è conquistato un posto nel cuore e nel ricordo degli italiani che non potranno dimenticare il volto e la voce.

Allegro, arguto e pungente, l’attore romano sì è reso indimenticabile al pubblico attraverso mille ruoli, mille abilità e altrettante rinascite, figlio di una Roma verso la quale si sente simile come «una madre somiglia al proprio figlio», come si legge nella biografia sul suo sito ufficiale.

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Nel 2003 ha ricevuto il Nastro d’argento come migliore attore protagonista nell’ormai cult“Febbre da cavallo – la Mandrakata”, in cui interpretava l’incallito scommettitore sui cavalli Bruno Fioretti, detto Mandrake, ma la sua lunghissima carriera è stata costellata da enormi soddisfazioni e tantissimo teatro, il primo vero amore di Proietti.

Ma non finisce qui: nel suo eclettismo, ha coltivato anche una certa passione musicale, che lo ha accompagnato, insieme alla chitarra, per tutta la carriera; ma c’è spazio anche per il doppiaggio, per il quale ha prestatola sua voce roca e profonda tra gli altri aRobert De Niro e David Hoffman.

Acoronare tanti successi il Nastro d’argento alla carriera del 2018, un riconoscimento ufficiale all profondo segno che il Mandrake italiano ha lasciato in ogni forma di arte dello spettacolo. Appassionato e impegnato, vero cultore della recitazione e non solo, non ha però mai sottovalutato il potere della risata, di cui era un fuoriclasse e un fine intenditore.

«Potrei esserti amico in un minuto, ma se nunsai ride mi allontano. Chi non sa ridere mi insospettisce». E se lo diceva lui, noi ci crediamo!

Allora ricordiamolo e salutiamolo così, con una risataArrivederci, Gigi!

Fonte: https://www.gigiproietti.it/index.php

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