Associazioni di categoria assenti…

3 Agosto 2020 - - Autore @ Marta Jaconisi
Associazioni di categoria, Taglio capelli Facile

Come sappiamo, è un periodo di ripartenza per l’Italia tutta. Certo, lenta, incerta, ma ci si prova. Si prova a ridare speranza a chi l’ha vista oscurarsi a causa di perdite difficili da accettare.

Tutti, chi più, chi meno, sotto prospettive diverse quanto urgenti, abbiamo dovuto affrontare delle difficoltà. L’Italia è stata incatenata e si è bloccata per un tempo che è sembrato infinito, e ancora adesso ci sembra di muoverci a rilento, come animali pesanti che si trascinano a fatica, feriti.

Ci sono la rabbia e l’amarezza per una crisi durissima, per una riapertura estremamente tardiva e per il conseguente aumento del lavoro in nero: con i saloni chiusi, le persone si sono spesso affidate a trattamenti a domicilio che non giovano né allo Stato, né certamente ai colleghi che pagano regolarmente le tasse. E che tasse!

Gli aiuti dispensati ai lavoratori autonomi e piccoli imprenditori non hanno potuto di certo compensare i mesi di chiusura forzata, con gli affitti spesso pagati in toto nonostante le saracinesche abbassate.

Associazioni di categoria, Taglio capelli Facile

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Gli artigiani della categoria devono comunque trovare di che vivere, le partite IVA cercare un modo per non andare in rovina. La pandemia ha acuito e fatto emergere prepotente il malcontento che si respirava nella categoria.

C’è chi aspetta ancora la cassa integrazione, chi osserva i propri introiti diminuire inesorabilmente, chi è costretto, per via delle misure di sicurezza da attuare (ne avevamo parlato in un articolo precedente), ad allungare gli orari della giornata lavorativa. E la frustrazione cresce.

In un articolo di aprile sul sito euronews (<a href=”https://it.euronews.com/2020/04/30/covid-19-il-paradosso-parrucchieri-i-saloni-a-norma-sono-chiusi-gli-abusivi-fanno-piu-affa”> qui</a>) i pericoli di questa situazione erano stati messi in luce direttamente dalla bocca dei professionisti interessati. Ora le previsioni si sono rivelate molto spesso corrette e anche attraverso i gruppi Facebook parrucchieri e barbieri da tutta Italia si deduce una ripresa generalmente difficile e sicuramente castrata dell’attività.

Con chi prendersela quando tutta l’Italia è nella confusione di fronte a una già provata situazione economica? E soprattutto, a chi dovrebbero rivolgersi i lavoratori del settore, se anche chi dovrebbe sostenerli pare rallentato in ogni tipo di azione favorevole? Come si può biasimare la rabbia di onesti lavoratori che, adesso più di prima, si sentono lasciati a sé stessi?

Una cosa è certa, chi come me lavora da quando era in fasce, non ha mai visto questo paese crescere, al contrario, una decrescita costante e irrefrenabile, tasse e controtasse, riduzione del lavoro, dei salari, della libertà e per giunta traditi costantemente da chi deve farsi portavoce del malcontento generale.

Dove sono le associazioni di categoria? Sparite nel nulla, burocrati viziati dal sistema, finti e falsi, ad oggi non hanno mai concluso nulla a favore degli imprenditori e quindi?

 A cosa servono le associazioni di categoria se non a mantenere un sistema parallelo allo stato che fa da tampone del malcontento degli imprenditori tra stato e associazioni?

Un cerchio vizioso che crea posti di lavoro da una parte con le varie associazioni e toglie libertà e potere di acquisto dall’altra con gli imprenditori.

Ti sembra giusto?

Se tutti ci rivolgessimo a commercialisti privati come si manterrebbero tutte queste associazioni a perdere? Un cane che si morde la coda. Rimane il fatto che le istituzioni a capo di tutte le associazioni di sindacati, artigiani, commercianti ecc.. non hanno mai, dico mai, fatto gli interessi dei lavoratori, ma solo i loro interessi dividendo i benefici delle tasse con stipendi da capogiro, pagati dai poveri lavoratori e imprenditori.

Associazioni di categoria, Taglio capelli Facile

Un’ ultima cosa, la cuccagna è giunta alla fine sia per lo stato che per le pseudo associazioni mangia soldi.

In buona sostanza chi aveva il compito di tutelarci non lo ha mai fatto ma, al contrario, ha sempre remato contro.

Ma noi continueremo a farti sapere ancora quello che accade attraverso il nostro blog con gli aggiornamenti del prossimo articolo delle nostre care e amate associazioni di categoria.

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