L’evoluzione dei trapianti
11 Novembre 2021 - - Autore @ Marta Jaconisi
L’evoluzione dei trapianti in Italia oggi.
Abbiamo affrontato più volte e sotto vari punti di vista il rapporto tra i capelli e la psiche, sia nella storia sia nelle singole persone. Abbiamo visto come ciascuno lo viva diversamente, ma senz’altro non si può essere indifferenti alla capigliatura. Il che implica che, come per ogni cosa che riguardi il corpo, in qualche modo anche i capelli influenzino il comportamento e la vita. Soprattutto se si tratta di qualcosa piuttosto evidente.
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Il disagio della calvizie
È il caso delle patologie e delle condizioni che colpiscono i bulbi piliferi, soprattutto sul cuoio capelluto, come alopecia e calvizie, che spesso risultano per chi ne viene colpito piuttosto impattanti sul benessere psicologico, causando un profondo senso di disagio.
Nel caso dell’alopecia, si distinguono generalmente quella androgenetica, che colpisce perlopiù individui di sesso maschile, è progressiva e compare soprattutto in età avanzata, e l’alopecia areata, che colpisce entrambi i sessi soprattutto in età giovanile, causando di solito perdite di capelli a chiazze piccole e tondeggianti.
Che si tratti dell’una o dell’altra, in ogni caso molto spesso chi ne è affetto cerca la soluzione per ovviare almeno in apparenza a quello che viene percepito come un difetto così importante.
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Le soluzioni tradizionali e i loro limiti
Purtroppo, le terapie a base di integratori si rivelano piuttosto inefficaci e, almeno fino a qualche tempo fa, gli unici modi per intervenire erano portando le parrucche o comunque delle extension, oppure approdando alla chirurgia attraverso l’autotrapianto, ovvero l’impianto di piccole porzioni di cute con i relativi bulbi piliferi da zone in cui sono più folti in zone maggiormente diradate.
Tuttavia, la prima soluzione può portare a un risultato dall’aspetto posticcio, nonché talvolta con inconvenienti imbarazzanti nel caso ad esempio cada via, mentre la seconda può essere, oltre che costosa, per qualcuno anche troppo invasiva, portando a escluderla.

La nanotecnologia incontra la tricologia
Ebbene, se c’è qualcosa che pare non avere limiti è invece la tecnologia e anche in campo tricologico essa offre soluzioni innovative e incredibilmente affidabili, oltre che assolutamente non invasive.
Stiamo parlando delle cosiddette protesi capillari, ovvero dei dispositivi caratterizzati dall’innesto di capelli veri su una membrana sottile e traspirante che aderisce al cuoio capelluto e ne riproduce in maniera estremamente realistica la pelle.
L’effetto finale è eccezionale sotto tutti i punti di vista, e, con la giusta manutenzione, consente di avere indietro, insieme ai capelli, una bella dose di autostima. Tutto questo, peraltro a prezzi assolutamente competitivi per un risultato straordinario!
È difficile non farsi convincere dalla soddisfazione di chi ricorre a queste protesi innovative e vede nello specchio un cambiamento rivoluzionario, che rappresenta la nuova frontiera nelle applicazioni tecnologiche nella tricologia. E sono queste le novità che ci piacciono e sosteniamo!
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